Siamo giunti alla VI^ edizione del JAZZID AREA FESTIVAL – LE MENTI MUSICALI®, termine nato dall’unione tra le parole JAZZ, che nel gergo musicale di NEW ORLEANS vuol dire, improvvisare e ID, che nel mondo del WEB ha un significato importante, INDICATORE DI CONTENUTI, insieme formano JAZZID, in poche parole, un contenitore d’improvvisazione, continuando a seguire la filosofia di ALTRI SPAZI DELLA MUSICA, la quale nasce con la chiara intenzione di promuovere la musica in contesti particolari, dove proprio il linguaggio musicale può essere da tramite con vissuti differenti.
Si è ritenuto che tale esperienza possa determinare effetti positivi all’ambiente ed al contesto relazionale del luogo dove promuovere la combinazione di suoni.
L’idea che ha animato l’iniziativa è che essa possa essere aperta a tutti e vissuta come un
momento di distrazione che distenda e diverta, aprendo così uno spazio cittadino a momenti di
socializzazione.
La musica da questo punto di vista va ben oltre le parole costituendo un importante canale di
comunicazione.
L’intervento di Musikologiamo® rappresenta il tentativo, da parte dell’Associazione stessa, di portare all’interno del un luogo non consueto, la musica nelle sue diverse espressioni.
In un ambito diverso ogni appassionato della musica, oltre a doversi confrontare con l’estraneità degli spazi destinati ad altro, deve affrontare la sua nuova condizione di culture dell’arte di combinare i suoni, con la possibilità in alcuni casi di creare, promuovere, socializzare.
I suoni all’interno di un luogo alternativo possono rappresentare uno strumento per mediare la frattura tra la vita quotidiana e vita privata, mostrandosi come valido supporto nei confronti di tutti gli spettatori.
Altresì, la musica può portare l’individuo a provare emozioni profonde, aprire nuovi scenari
comunicativi, permettere il contatto del singolo con gli altri, e favorire momenti di supporto reciproco, ma soprattutto rompere il silenzio, che spesso caratterizza la condizione di tanti individui, nel periodo delle festività.
Un’iniziativa importante nei suoi contenuti con la chiara intenzione di dare importanti messaggi a tutti coloro che vorranno parteciparvi.
Costruito anche sulla conoscenza delle risorse artistiche del nostro territorio, con giornate dedicate all’ascolto di musica, programmando un calendario di spettacoli attinenti ai temi trattati.
Il progetto sarà realizzato nel periodo che va dal 26 novembre 2010 fino al 11 dicembre 2010.
Sabato 26 novembre 2010 ore 21.00 presso la SALA TEATRO della Chiesa di Regina Pacis a Rieti.
“MUSI TRIO” CONCERTO DEDICATO ALLA MEMORIA DEL M° FRANCO ROVESTI,
musicista scomparso nel mese di marzo di quest’anno, allievo di Arrigo Tassinari, flautista alla Scala dietro la direzione di Arturo Toscanini e importante rappresentate della scuola flautistica italiana (presso cui si sono formati flautisti del calibro di Severino Gazzelloni, Francesco Urciolo, Giancarlo Graverini, Ferdinando Staiano ed altri ancora).
Alla donazione dei libri, che saranno a disposizione a tutti coloro che vorranno conoscere o approfondire le proprie conoscenze musicali, seguirà anche una serie di manifestazioni musicali che ricorderanno il maestro Rovesti a partire da fine novembre e che accompagneranno il pubblico fino alle festività di Natale.
In tal modo Musikologiamo intende non solo proseguire il proprio percorso di promozione sociale della musica, ma evidenziare innanzitutto l’importanza dei musicisti quali testimoni di un impegno per la bellezza che passando per l’esercizio e l’acquisizione della tecnica restituisce valori umani e piaceri autentici ad una società distratta e immiserita.
Musiche di DONIZETTI, BITET, FAURE’, ROTA, MORRICONE, BOLLING, eseguite dai M° di Musica SANDRO SACCO (FLAUTO TRAVERSO), PAOLO PANICONI (PIANOFORTE) E VINCENZO SANTANGELO (VIOLONCELLO).
Sandro Sacco, nato a Rieti ha iniziato lo studio del Flauto Traverso con il M° Franco Rovesti, raggiungendo brillantemente il Diploma strumentale presso il Conservatorio di musica di L’Aquila, nell’anno accademico 1991-1992. Laureato con il massimo dei voti in Discipline musicale presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “G. Briccialdi” con Tesi “Il Concerto per flauto ed orchestra da camera di K. Penderecki”. Significativa è stata la formazione realizzata con il Prof. Francesco Chirivì, in occasione del Biennio Sperimentale di II Livello presso il suddetto Istituto per quanto riguarda la prassi esecutiva, con il Prof. Fabio Maestri per la musica da camera e con il Prof. Pier Giuseppe Arcangeli per Storia ed Estetica della musica. E’ Diplomato in Musicoterapia presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia del Centro Educazione Permanente di Assisi con Tesi: “Musicoterapia ed integrazione scolastica” e presso il Corso Triennale di Formazione in Musicoterapia della Scuola “Glass Harmonica” di Roma. E’ insegnante specializzato in virtù del Diploma Biennale di specializzazione conseguito attraverso la frequenza del Corso Biennale di specializzazione tenuto dall’Università Tor Vergata di Roma (Abstract della tesi è inserito nella Rivista dell’A.N.S.I. “Rinnovare la scuola” n. 15). Inoltre, è abilitato per le classi di concorso A032 e A031, educazione musicale nella scuola secondaria di I grado e di II grado e AG77, flauto nella scuola secondaria di I grado. Durante il percorso di studi in Conservatorio è stato selezionato per far parte della prima Orchestra Sinfonica Giovanile dei Conservatori di L’Aquila e Pescara – 1° Orchestra giovanile abruzzese – partecipando in qualità di I Flauto al Perdonanza Festival nel 1992. Ha frequentato corsi di perfezionamento flautistico con il M° Alain Marion (ex 1° Flauto dell’Orchestra Nazionale di Francia) raggiungendo il Diploma di merito, Marianne Eckstain (Docente della cattedra di Flauto Traverso presso il Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma) , Giampio Mastrangelo (titolare della cattedra di Flauto Traverso presso il Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila), Carlo Tamponi (1° Flauto dell’Orchestra Sinfonica di S. Cecilia, corso triennale di perfezionamento), G. Schiavone (Docente di Flauto presso il Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma). In ambito musicoterapeutico ha frequentato laboratori con R. Benenzon, M. Scardovelli, M. Borghesi, D. Obereghelsbacher, G. Cremaschi Trovesi, M. E. Garςia e R. Burchi, in ambito di didattica musicale ha partecipato a corsi di aggiornamento e formazione con A. Conrado (per la vocalità), G. Piazza (Metodologia Orff-Schulwek), R. Cerlati (Tamburi), A. Horvath ( Metodo Kodaly). Ha collaborato con l’Orchestra Sinfonica giovanile della Regione Abruzzo, con l’Orchestra Sinfonica del Centro d’Italia, con l’Orchestra Orpheus in veste di I Flauto. Ha svolto intensa attività concertistica partecipando a Rassegne Internazionali quali, Perdonanza Festival, Concerti per l’Associazione Musicale Barattelli, Moto Perpetuo, Circeo BellaMusica, Concerti a Villa Medici e nella prestigiosa Sala degli Angeli a Palazzo Barberini nell’ambito della manifestazione supportata dalla Rivista delle Nazioni, Festa Internazionale della Musica, Museomusica, “Antiche Famiglie d’Europa” in collaborazione con il Parlamento Europeo e la Presidenza della Repubblica Italiana, Majellarte – Chieti, Festa Internazionale della Musica, Exclamate Jubilum in collaborazione con la Regione Abruzzo, 1° Rassegna Premio Roma 2002-2003, Festival Internazionale della Chitarra – Rieti 2003, Festival delle Menti Musicali, Jazzid Area Festival 2006 e 2007, Ribalta d’Estate, Certamen Varronianum, “I Suoni del Natale” in collaborazione con la Regione Lazio, Concerto Dedicato a Francesco Pennisi (con la realizzazione del CD), Festeggiamenti per S. Barbara nel Mondo, Jazzid 2007, Settimana Musicale Mirtense, 20 Eventi Arte contemporanea in Sabina con l’esecuzione in prima assoluta del brano “…l’ha trovata la luna” Notturno in forma di rondò per flauto in sol dedicato a Sandro Sacco di D. Santilli. Ha partecipato in qualità di Flauto solista all’esecuzione di opere di W. A. Mozart, A. Vivaldi, J.S. Bach e L. Leo collaborando con l’Orchestra Sinfonica del Centro d’Italia e l’Orchestra Giovanile I Philarmonici. Collabora con l’Orchestra Sinfonica del Centro d’Italia in qualità di 1° flauto e con l’Orchestra Sinfonica Italiana Monteverdi. Partecipa in qualità di ospite a programmi televisivi della RAI e incide per la casa discograficoVideoradio. Ideatore per conto dell’Associazione Culturale Musikologiamo del Progetto “Musica in Ospedale”, parte integrante del Progetto di Umanizzazione dell’Unità Operativa di Radioterapia Oncologica di Rieti negli anni 2006/2007/2008/2009. Docente di Ruolo presso la Scuola Secondaria di I grado.
Paolo Paniconi diplomato in pianoforte con il M° W. Fischetti e in Jazz con il M° P. Pecoriello presso il Conservatorio di Musica di L’Aquila ed ha frequentato per sette anni il Corso di Composizione sotto la guida del M° A. Cusatelli. E’ Diplomato al Corso di Didattica della Musica presso il Conservatorio di Musica di Roma. Si è perfezionato in arrangiamento jazz con il M° P. Principato e ha frequentato il corso di pianoforte jazz ed arrangiamento per Big Band con il M° R. Biseo presso il Saint Louis Music Center di Roma. Ha realizzato arrangiamenti per concerti tenutisi presso l’Auditorium Parco della Musica e presso l’Auditorium Pio XII di Via della Conciliazione di Roma. Compone “Ave Maria” per Soprano ed Orchestra d’archi, “For You” per quintetto di sassofoni, “Ave Verum” per Soprano, Flauto, Oboe ed Orchestra d’archi, “Ubi Minor” per Flauto, Oboe e Orchestra d’archi, “Essenza” per quintetto d’archi.
Vincenzo Santangelo ha intrapreso lo studio del violoncello sotto la guida del M° A. Noferini e continua la sua preparazione ed il perfezionamento strumentale con il M° D. Cianferra. Partecipa ai Seminari Internazionali di Formazione Orchestrale organizzati dalla Associazione “F. Fenaroli” della città di Lanciano (CH) tenutesi negli anni 1998, 1999 e 2008, suonando ai concerti finali sotto la direzione dei Maestri M. Bufalini, P. Mianiti, P. Bellugi, M. Caldi in qualità di primo violoncello. Collabora con l’ “Orchestra della Nuova Scarlatti” di Napoli in occasione dei concerti di capodanno. Ha al suo attivo diverse registrazioni per musica da film. Laureato in Giurisprudenza presso l’ Università degli Studi “Federico II “ di Napoli.
PROGRAMMA
26 NOVEMBRE 2010
CHIESA REGINA PACIS
G. DONIZETTI Trio per flauto, violoncello e pianoforte
G. DONIZETTI Sonata per flauto e pianoforte
G. BIZET dalla Carmen Entr’acte per flauto e pianoforte
G. FAURE’ Pavane per flauto e pianoforte
E. MORRICONE Tributo a Morricone in trio
N. ROTA Medley in trio
AA. VV. Musica per film in trio
C. BOLLING Sentimentale per flauto e pianoforte
C. SOURISSE Bahia la nuit per flauto e pianoforte
A. PIAZZOLLA Oblivion – Libertango in trio
Sabato 4 dicembre 2010 dalle 21.00 presso la Sala Teatro della Chiesa di Regina Pacis a Rieti concerto di OPRACHINA
Il quartetto italiano Oprachina ha mosso i primi passi nelle scorse edizioni della rassegna “Along Came Jazz, La Ricerca In Italia” organizzate a Tivoli e Roma.
Il gruppo è formato da:
• Massimo Bognetti, chitarra;
• Errico De Fabritiis, sassofoni;
• Fabio Fochesato, basso;
• Adriano Galinari, batteria.
Il repertorio è costituito da composizioni originali dove l’approccio jazzistico rappresenta elemento di raccordo tra le parti scritte, obbligate, e quelle improvvisate.
Il loro primo lavoro, intitolato “The Jazz Farm”, è rappresentato da un album “virtuale” composto da brani scritti e altri completamente improvvisati.
Trascorsi tre anni dalla pubblicazione on line ha totalizzato più di 100.000 downloads.
Può essere ascoltato e scaricato gratuitamente su Jamendo.com, we7.com, Lastfm.com e tanti altri social network.
Il nuovo album “Oprachina”, completamente autoprodotto, continua quelle esperienze con un miglior equilibrio delle parti.
Massimo Bognetti: chitarra, direttore e insegnante della Scuola di Musica “Etnofonie” in Roma, ha condotto diversi laboratori sulle figure musicali di Demetrio Stratos, Miles Davis, Eric Dolphy, Thelonius Monk, Soft Machine.
Con l’Opera Nomadi ha diretto il progetto “Formazione artisti Rom”.
Anni addietro con grande meticolosità e con ottimi risultati ha affrontato una ricerca monografica sulle composizioni di Wayne Shorter.
Ha diretto per l’Intuitive Insight di Nello Mangiameli una raccolta di brani in due cd per danze autopoietiche.
Errico De Fabritiis: sassofoni, insegnante, diplomato presso il Conservatorio D’Annunzio di Pescara, vive a Roma, dove ha collaborato con musicisti di diverse estrazioni. Con il chitarrista Giovanni Palombo dà vita al Zen Bel Jazz Quintet col quale realizza un concerto live per la Radio Vaticana e registra il lavoro discografico Zen Bel Jazz; alcuni brani di sua composizione sono stati arrangiati e riproposti anche dall’I.S. Ensemble Orchestra diretta da Paolo Damiani al Teatro Comunale di Matera.
Recentemente ha diretto il progetto “Bus Ned Revolution”, documento di musica estemporanea, e ha partecipato come sassofonista alla registrazione de Il Fuoco di Ned, curato da Gianfranco Tedeschi. Con l’ensemble qWert, ha partecipato alla prima esecuzione dell’opera Guernica di Daniele Del Monaco, presso l’Accademia Americana a Roma, al’interno del Festival di Nuova Consonanza 2007.
Fabio Fochesato: basso e contrabbasso, insegnante, lavora specialmente nel jazz e nella musica contemporanea.
E’ il contrabbassista dell’Orchestra a Plettro del “Circolo Mandolinistico Costantino Bertucci”, con un vasto repertorio che va dalla musica Barocca a quella contemporanea, collabora inoltre con la “Banda Larga Big Band” diretta da Elvio Ghigliordini (PMJO Auditorium Rome).
Adriano Galinari: batteria; insegnante, ha partecipato a numerosi eventi jazzistici, con molti musicisti italiani e stranieri, tra i quali, il mai dimenticato, sassofonista Massimo Urbani.
Alcune partecipazioni:
Edizioni 1999-2001-2004-2006 “Along Came Jazz, La Ricerca In Italia” Tivoli, Roma: rassegna internazionale.
Direttore Artistico: Enzo Pavoni
Agosto/Novembre/Dicembre 2000, Febbraio/Marzo 2001 Comune di Rieti: Nuove Tendenze nella Musica Contemporanea e rassegna: “Ricordo di Eric Dolphy”.
D.A.: Daniele Fabbro
7 agosto 2002 Vivaro Romano, “Musica italiana nella valle dell’Aniene”, “Etnica 2002″.
18 ottobre 2002 Serrone (Fr) prima edizione di “Ottobre Jazz”.
D.A.: Enzo Rocchi,
7 maggio 2005, Roma, Piazza Farnese, concerto per la giornata di lotta dei Restauratori organizzata dalla Fillea-CGIL.
14 luglio 2006 Roma, Estate alla Sapienza, concerto all’istituto di Fisica G. Marconi.
25 aprile 2007 Concerto per la Festa della Liberazione a Roma in Piazza S.Maria Consolatrice. organizzato dall’A.N.P.I.
Gennaio 2009 Cannes: Oprachina al Midem 2009, the best of Jamendo. Questi ultimi eventi: promozione e presentazione solamente.
3 ottobre 2010 Rieti, V^ Edizione Jazzid Area Festival.
D.A.: Musikologiamo
Settembre 2010: il nuovo album di OPRACHINA sarà prodotto dall’etichetta britannica
SLAM di George Haslam
Inoltre prima del concerto sarà allestito un mini dibattito con gli studenti delle Scuole Superiori di Rieti e Provincia sul tema “ LA MUSICA E LA LIBERTA’ DI DIFFUSIONE” e come le licenze Creative Commons offrono diverse articolazioni dei diritti d’autore per artisti, giornalisti, docenti, istituzioni e, in genere, creatori che desiderino condividere in maniera ampia le proprie opere secondo il modello “alcuni diritti riservati”.
Il detentore dei diritti puo’ non autorizzare a priori usi prevalentemente commerciali dell’opera (opzione Non commerciale, acronimo inglese: NC) o la creazione di opere derivate (Non opere derivate, acronimo: ND); e se sono possibili opere derivate, puo’ imporre l’obbligo di rilasciarle con la stessa licenza dell’opera originaria (Condividi allo stesso modo, acronimo: SA, da “Share-Alike”).
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Per saperne di più, si avrà uno scambio di opinione con la presenza della testata giornalistica FRONTIERA, OPRACHINA, ANTONIO SACCO E GLUG RIETI.
Sabato 11 dicembre 2010 dalle ore 21.00 presso l’Auditorium Varrone con Musica in Ospedale RECITAL 2005-2010 con la partecipazione di:
M° Sandro Sacco (flauto traverso), M° Paolo Paciucci (chitarra classica), Coro Gospel Anima e Coro diretto dal M° A. Nisio, Coro Zenzeri, M°Emanuele Micacchi (pianoforte) Perla Brown (voce), Luca Di Benedetto (chitarra), Germano D’Ambrosio (voce), Michele Ferrauto (Tenore), Giulia Santarelli (chitarra classica), Eleonora Podaliri (pianoforte), Federica Eleuteri (Pianoforte), Massimiliano Tozzi (attore), Maria Rosaria De Rossi (Soprano), Chiara Bianchetti (pianoforte), Cecila Alegi (mezzo soprano), Roberto Fuccelli (fisarmonica), Valentina Cesarini (fisarmonica), Giacomo Grillo(chitarra classica).
A conclusione Musikologiamo ricorderà il M° Giovanni Marconicchio, musicista pop
…Ha regalato alla città di Rieti tanta bella musica popolare
Nei primi anni ’60, nei dintorni del viale Maraini, era un pò come vi vere in campagna. Poche case, lo zuccherificio e lo stabilimento della Viscosa a due passi, la sirena della fabbrica che scandiva il tempo, il treno che attraversava il viale mentre gli addetti fermavano le auto con il solo ausilio di una paletta. La palazzina «dello zuccherificio» è stata tra le prime ad essere costruite in zona.
”Lui abitava lì, al civico 24 di via Leonessa, a pochi metri dalla casa dell’autore di questo articolo. È solo per questo che mi permetto di iniziare con questo mio piccolo ricordo personale. Involontariamente infatti, Giovanni Marconicchio è parte delle mie memorie di infanzia e di quelle dei miei pestiferi compagni di gioco. In tutta la sua statura, solitamente nel suo completo grigio, per noi bambini, era quasi un gigante buono. Mi piace ricordarlo, già avanti negli anni, al ritorno dalle sue passeggiate a piedi oppure quando, con gesti lenti e abitudinari, metteva in moto la sua Fiat 127 e si avviava verso chissà quale ignota destinazione. Era un giornalista vecchio stile, Giovanni Marconicchio, di quelli che prima di fare una recensione, andavano a vedersi lo spettacolo. Polistrumentista, compositore, appassionato di lirica, potevi incontrarlo, nonostante l’età, nei concerti rock o durante le esibizioni, non sempre entusiasmanti, di un certo teatro «d’avanguardia». Qualche volta sembrava appisolarsi ma chiudeva solo gli occhi per un istante, ritornando forse indietro alla sua gioventù, alle sue storie, ai suoi ricordi, a quando le chitarre non erano ancora elettriche e magari in piena notte, si andava ancora a cantare la serenata sotto la finestra dell’innamorata”.