La festa sonora di sabato 11 ha confermato
in pieno la validità dell’intuizione
avuta dall’associazione Musikologiamo
e da Mario Santarelli, primario del reparto di
Radioterapia Oncologica dell’ospedale San
Camillo De’ Lellis e promotore di un articolato
percorso di umanizzazione della struttura, in cui
opera assieme ad una equipe qualificata e sensibile.
Il recital è stato accompagnato da una piccola
mostra fotografica che bene ha documentato lo
spirito della manifestazione, dai primi tentativi
ad oggi. Un percorso in cui il reparto ospedaliero
si è anche arricchito di strumenti come il
pianoforte digitale a mezza coda che, donato
alla radioterapia, oltre a servire per i concerti
è sempre a disposizione dei malati e del personale
ospedaliero. Presentato da Federico Bertoni,
e tenuto nella bella cornice della chiesa
di Santa Scolastica, l’evento ha conosciuto un
ampio successo di pubblico ed è stato articolato
nell’alternarsi sul palco di momenti musicali
e di passaggi in cui sono stati ringraziati, con
una targa ricordo, tutti i soggetti che in qualche
modo hanno contribuito o sono stati vicini alla
manifestazione dal 2005 ad oggi.
Un riconoscimento del valore di Musica in
Ospedale è stato dato in apertura di serata dal
diacono Nazzareno Iacopini che, da direttore
dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute,
ha portato il saluto del Vescovo e sottolineato
come la cura per i malati ed i sofferenti passi
anche da queste operazioni, finalizzate a ridurre
la distanza tra le case della malattia e della salute.
Non a caso infatti, la consulta diocesana della
Pastorale, della quale è membro anche Antonio
Sacco, presidente di Musikologiamo, intende
estedere l’esperimento anche ad altre realtà,
coniugandolo con la propria azione di sostegno
materiale e spirituale.
Momento importante della lunga serata è la
testimonianza di Fabrizio Rovesti, che ha ricordato
il fratello di Franco, musicista, reatino
d’adozione, da poco scomparso e ricordato dal
JazzID di quest’annno. La famiglia Rovesti ha
donato la ricca biblioteca del maestro al liceo
Varrone (per la parte storico-filosofico-letteraria)
e a Musica in Ospedale (per la parte musicale),
andando così ad arricchire l’offerta presente
a radioterapia.
Altro momento saliente il riconoscimento al
dott. Luciano Armaroli del suo ruolo di guida
nei progetti di umanizzazione dei reparti ospedalieri
grazie al suo lavoro presso il bunker
dell’unità di radioterapia dell’ospedale di Reggio
Emilia. Sgrunt, in particolare, ha sottoline-
Nazzareno Iacopini, direttore della Pastorale
della Salute della Diocesi di Rieti.
Da sinistra: Antonio Sacco, Fabrizio Rovesti,
Federico Bertoni e Mario Santarelli.
ato il contributo che l’arte e la cultura rivestono
nella situazione del malato quando vengono affiancate
alla moderna tecnologia medica.
Alla serata, inoltre, non è mancato il sorriso,
procurato, oltre che dalla bella atmosfera generale,
da un cammeo del GAD Sipario Aperto,
che si è prodotto in un frammento della commedia
vernacolare “Le Porarole”.
Gli applausi ad artisti e organizzatori non
sono mancati. Speriamo li incoraggino a proseguire
e ampliare il percorso din qui fatto.
Tra quanti negli anni sono stati presenti
a Musica in Ospedale si sono
esibiti: Sandro Sacco, flauto traverso;
Paolo Paciucci, chitarra classica; coro gospel
Anima e Coro diretto da Alessandro
Nisio; Coro Zenzerei, Emanuele Micacchi,
pianoforte; Perla Brown, voce; Luca
Di Benedetto, chitarra; Germano D’Ambrosio,
voce; Michele Ferrauto, Tenore;
Giulia Santarelli, chitarra classica; Eleonora
Podaliri, pianoforte; Federica Eleuteri,
pianoforte; Massimiliano Tozzi, attore;
Maria Rosaria De Rossi, Soprano; Chiara
Bianchetti, pianoforte; Tiziana Scopigno,
sassofono; Gloria Santarelli, violino; Ivana
Dominici, attrice; Giacomo Grillo, chitarra
classica.