Il mistero dell’antica via cecilia
I centri informagiovani dei comuni della valle dell’olio hanno organizzato un’escursione per ripercorrere quella che secondo noi è una parte dell’antica via consolare Romana, la via Cecilia ; del tracciato di tale via, infatti, se ne sa veramente poco ,ci sono solo due documenti epigrafici che la ricordano,uno ritrovato a porta collina a Roma ed indica i lavori di appalto per il rifacimento, dell’età di Silla,il secondo una pietra miliare nei pressi di Teramo che indica 119 miglia da Roma, le due iscrizioni.
Indicano il tratto iniziale e quello finale della strada consolare ma del tratto che attraversa la sabina ci sono solo supposizioni, anche se vi è un tracciato riconosciuto dalla maggior parte degli archeologi ci sono alcuni che vanno contro tale supposizione . Vi sono dubbi anche sul console che l’avrebbe costruita forse L. Cecilio Metello Calvo( 142 a.c) oppure Cecilio Metello Diodemato(172 a.c) ,la strada attraversava la sabina per raggiungere la città di Amiternum per poi proseguire fino l’adriatico nei pressi di Atri. La Via Cecilia si separava dalla Salaria (che nel primo tratto molto probabilmente coincideva esattamente con essa) nei pressi di Ponte Buida per raggiungere la città di Tremula Mutuesca. Nel tratto da noi percorso che non coincide con quello ufficiale abbiamo rinvenuto diversi resti di ponte alcuni dei quali potrebbero avere caratteristiche Romane, inoltre lungo il tragitto emergono ancora alcune rocce che lascerebbero pensare ai resti dell’antico lastricato che la ricopriva per intero, siamo di fronte ad una scoperta ? e molto probabile, solo studi approfonditi potranno avvalorare le nostre tesi.
articolo scritto Maurizio Troiano
Musikologiamo (archivio 2003-2007)