Appuntamento con il quinto concerto della seconda edizione dell JAZZID AREA FESTIVAL di Rieti, sul palco del Chiostro di S.Lucia si esibirà ECJ PROJECT, L’idea di “Elettro-chamber-jazz project” è nata con l’intento di fondere le espressioni musicali sintetizzate dal titolo stesso. Oggi le sonorità elettroniche e l’elaborazione dell’audio pre e post produzione sono parte importante di un evento musicale. In questo concerto e in particolare nella suite della prima parte, l’elettronica ha il compito di “navigatore” e quindi di indicare dei percorsi possibili all’improvvisazione dei musicisti. Questo compito le è congeniale perché può cambiare ambientazione sonora o può proporne un’altra totalmente diversa in un istante. I musicisti con l’improvvisazione, sia contemporanea che jazzistica, e la scrittura musicale codificata, entreranno e usciranno da quadri improvvisativi che avranno temi e andamenti diversi. Altra idea di fondo è l’aspetto “da camera” che l’insieme vuole esprimere, utilizzando anche la spazialità delle sorgenti sonore. Verranno fatti omaggi musicali alla terra della provincia di Rieti con citazioni di O. Pitoni ed esecuzione di 2 brani di Battisti. Ci sarà un omaggio a Luciano Berio, compositore contemporaneo scomparso di recente.
I ECJ PROJECT è composto da:
Marta Ravaglia: soprano, phrase sampler
ha studiato pianoforte con Cristina Biagini e Marco Marzocchi. Ha approfondito lo studio della vocalità moderna e del jazz tra gli altri con Jay Clayton, Bobby McFerrin, Mark Murphy, Maria Pia De Vito, David Linx, Bruno Tommaso. Si è infine, laureata in lingue e letterature straniere presso l’Università di Roma «La Sapienza» e attualmente frequenta il corso di laurea in jazz presso il Conservatorio «Licinio Refice» di Frosinone. È stata vincitrice di borse di studio ai seminari Umbria Jazz Clinics e Nuoro Jazz e finalista ai concorsi Chicco Bettinardi, Barga Jazz, Baronissi Jazz, Jimmy Woode Award. Ha preso parte a diverse rassegne tra cui: Umbria Jazz Winter, Calagonone Jazz Festival, Nuoro Jazz, Roma Jazz Festival, Lucca Jazz Donna, Terni in Jazz Fest, Villa Celimontana Jazz Festival, Jazzin’ Sardegna, Jazzità. Ha collaborato tra gli altri con Roberto Cipelli, Tino Tracanna, Eric James Daniel, Pasquale Innarella, Tony Cattano. Guida un quartetto a suo nome con cui ha inciso il disco Spiral Tales (Alfa Music 2007
Gianfranco Tedeschi: contrabbasso
si diploma in contrabbasso con G. Pani, studia analisi e composizione con B. Porena. Scrive ed esegue musica per il teatro di G. B. Corsetti partecipando ai più importanti Festivals Internazionali :Roma, Napoli, Firenze, Siracusa, Biennale di Venezia, Palermo, Torino, Grenoble, Caen, Strasburgo, Parigi, Madrid, Ginevra e altri. Scrive per la danza e collabora con A. Borriello , la Blu Company e S.Berberini. Come strumentista si dedica alla musica contemporanea e alla musica improvvisata. Giovani compositori gli hanno dedicato diversi brani in prima esecuzione. Lavora in solo su autori come, Cage, Scelsi, Porena, Guaccero, Bussotti,Cardew. Ha collaborato con importanti musicisti (L. Smith, L. Ochs, A. Baars, I. Hennemann, W. Fuchs, J. Tilbury, M. Coen, F. Rossi Re, G. Schiaffini, E. Colombo, S. Tramontana, M. Schiano, T. Lehn, P. Ravaglia, B. Smith, G.Locatelli,S. Meyer, M. Angius ecc.). Ha suonato in numerosi festivals e rassegne (Nuova Consonanza, Musica Verticale, Nuove Forme Sonore, Controindicazioni, Noci festival, Documenta Festival, Atina Jazz, Milano Jazz, Festival di Parigi,Festival Jazz di Pisa,Istituzione Universitaria Concerti, ecc). Ha al suo attivo diverse incisioni. Organizza annualmente la Rassegna Internazionale ‘Controindicazioni’ a Roma ( Teatro Colosseo, Accademia Filarmonica Romana, La Palma, Auditorium).
Alberto Popolla: clarinetto basso e soprano
clarinettista. Il suo è stato un percorso musicale variegato e dalle molteplici sfumature, attraverso musiche e culture diverse ma con un’ottica sempre rivolta all’originalità e alla costruzione di un proprio linguaggio, aperto e contaminato dalle musiche del pianeta. Con il basso elettrico, suo primo strumento, ha attraversato la scena neopsichedelica italiana degli anni ’80 registrando e suonando in tutta Italia con il gruppo Magic Potion, prodotto dal giornalista e critico musicale Federico Guglielmi. Con il clarinetto ha partecipato fin dall’inizio all’orchestra di fiati Brassax, registrando insieme a G. Trovesi, E. Colombo, A. Polinelli e J. Heineman.
E’ stato membro di diverse formazioni di musica balcanica e klezmer, suonando in numerosi festival e rassegne musicali ed ha partecipato a workshop sulla musica araba e sull’improvvisazione modale. Con il clarinetto basso ha esplorato le sonorità e le infinite risorse timbriche dello strumento in ensamble di ricerca e improvvisazione, così come in situazioni più propriamente jazzistiche. Ha suonato con M. Godard, J. Ouassini, G. Tedeschi, G. Mirabassi, S. Meyer, E. Colombo, David Ryan, Mamadou Diabate. E’ membro del gruppo Prasada con il quale ha partecipato all’ottavo Festival della cultura europea in Algeria in rappresentanza dell’Italia. Ha suonato e registrato nel cd d’esordio della cantautrice Momo.
Gioacchino Fabbi: Batteria
Un grande batterista reatino, che collabora ed ha collaborato con i più importanti jazzman italiani, coinvolgente e passionale nel sue sessions live, straordinario musicista…….. da non perdere mai!!
Sandro Sacco: flauto
Nato a Rieti, ha iniziato lo studio del flauto traverso con il M°F. Rovesti, raggiungendo brillantemente il diploma accademico presso il Conservatorio di musica “A. Casella” di L’Aquila, nell’anno accademico 1991-1992. Ha conseguito il Diploma di Musicoterapia presso il Corso Quadriennale di Musicoterapia di Assisi (CEP), con tesi sperimentale: “Musicoterapia e Integrazione scolastica”, altresì, è diplomato al Corso Triennale di Formazione in Musicoterapia organizzato dall’Associazione Glass Harmonica di Roma, partecipando ad esperienze presso i Centri di Riabilitazione dell’Associazione Anni Verdi di Roma. In ambito strumentale ha partecipato a corsi d’interpretazione musicale con G. Mastrangelo (1991), A. Marion (1994), M. Eckstain (1989), C. Tamponi (2003-2004-2005). In ambito musicoterapeutico ha frequentato laboratori con R. Benenzon (Musicoterapia didattica), M. Scardovelli (Dialogo sonoro), M. Borghesi (Musicoterapia didattica), D. Obereghelsbacher (Musicoterapia didattica), G. Cremaschi Trovesi (Improvvisazione in Musicoterapia) , M. E. Garçia (Movimento autentico e creativo – Danzaterapia) e R. Burchi (Musicoterapia didattica) S. Guerra Lisi (Globalità dei linguaggi), in ambito di didattica musicale ha partecipato a corsi di aggiornamento e formazione con A. Conrado (Coralità), G. Piazza (Metodologia Orff) , R. Cerlati (Percussioni) , A. Horvath (Metodo Kodaly). Ha collaborato con l’Orchestra del Conservatorio “A. Casella” di L’Aquila in veste di I, II flauto e I ottavino, con l’Orchestra Orpheus di Rieti, con l’Orchestra Sinfonica del Centro d’Italia in qualità di 1° flauto e flauto solista nell’esecuzioni di brani di W. A. Mozart, J. S. Bach, A. Vivaldi, L. Leo. Ha svolto intensa attività cameristica con diverse formazioni partecipando a rassegne concertistiche come: Circeo-BellaMusica-(Roma), Moto Perpetuo (L’Aquila), Palazzi e Concerti a Palazzo Barberini (Roma), Concerti a Villa Medici (Roma) in collaborazione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, II Festival Internazionale della Chitarra- Rieti 2003, Premio Roma 2002-2003, Exclamate Jubilum (Regione Abruzzo). Insegnante Specializzato nella scuola media in virtù del Corso Biennale di Specializzazione organizzato dall’Università Tor Vergata di Roma (Abstract della tesi inserito nella rivista dell’ANSI, “Rinnovare la Scuola” – n. 15). Abilitato nelle classi di concorso A031 e A032, Educazione Musicale negli istituti e scuole di istruzione secondaria di primo e secondo grado, è iscritto al Biennio Specialistico ad indirizzo interpretativo – compositivo (Laurea di II Livello). Incide per la casa discografica Videoradio.
Danilo Santilli: pianoforte, elettronica
dopo Musica Elettronica e Direzione d’Orchestra, consegue la laurea di secondo livello in Composizione moderna, contemporanea e per lo spettacolo. Come direttore ha fondato e diretto la “Camerata polifonica” con cui ha tenuto concerti sinfonico-corali. Sue composizioni sono eseguite in festivals internazionali di Musica Contemporanea, Roma (Discoteca di Stato, Uni. Tor Vergata), Europa Festival, Malta (La Valletta), L’Aquila, Anzio, Latina, R. Reggio Emilia (Auditorium Peri), Genova (Audit. Carlo Felice), Vittorio Veneto, Palermo (Teatro Massimo). Sue opere corali sono pubblicate dalla “F.E.N.I.A.R.C.O”, altre acusmatiche dall’Istituto “Gramma” e da “XXI° musicale”. E’ primo premio assoluto della sezione C del concorso di composizione per Big Band “Barga Jazz2006”. Per la musica applicata alle immagini ha collaborato con il dipartimento di evolutiva dell’Univ. La Sapienza di Roma e con RAI fiction in un progetto europeo di cartoons, con la Lor.Enz produzioni in tre lungometraggi per la regione Friuli Venezia Giulia. Collabora inoltre con l’istituto d’arte “Calcagnadoro” di Rieti in progetti audio-video.
Ha tenuto corsi di informatica musicale per conservatori e Istituti d’istruzione secondaria e per docenti di Educazione Musicale. E’ docente a conservatorio di Rovigo e al “Master in Ingegneria del suono” dell’Università di Roma Tor Vergata in “Analisi della partitura e degli stili musicali”.
Guido del Vescovo: ingegnere del suono………. Un grande!
Il repertorio proposto sarà:
I parte
Un re, un giorno, rese visita al grande mistico sufi Farid. Si inchinò davanti a lui e gli offrì in dono un paio di forbici di paia bellezza, tempestate di diamanti. Farid prese le forbici tra le mani, le ammirò e le restituì al suo visitatore dicendo: “Grazie sire, per questo dono prezioso, ma io non ne faccio uso. Mi dia piuttosto un ago!”. “Non capisco” disse il re. “Se voi avete bisogno di un ago, vi saranno utili anche le forbici”. “No”, spiegò Farid. “Le forbici tagliano e separano. Io non voglio servirmene. Un ago, al contrario, cuce e unisce ciò che era diviso. Il mio insegnamento è fondato sull’amore, l’unione, la comunione. Mi occorre un ago per restaurare l’unità e non le forbici per tagliare e dividere”.
da Jean Vernette, “Parabole d’Oriente e d’Occidente”
Suite 1 (dell’ago) Danilo SantilliPreludio (l’incontro)
Danza prima (la conoscenza)
Danza seconda (l’interazione)
Danza terza (l’arrivederci)
II parte
Il prossimo brano è in pratica una messa in scena della parola. Questo il testo:
Dammi poche parole per una donna
(give me – a few words – for a woman)
che canta veramente e che ci permetta
(to sing – a truth – allowing us)
di costruire una casa senza preoccupazioni prima che venga la notte
(to build a house – without worrying – before night comes).
Il primo livello d’ascolto è il testo che ruota su di sé, permutato, scomposto, trasformato. Il secondo è quello delle azioni vocali e il terzo quello delle emozioni trasmesse solo attraverso modalità di emissione vocale. Talvolta questi tre livelli coincidono, altre volte si oppongono o interagiscono con inattesi rapporti che emergono dall’esecuzione temporale dei tre livelli.
Sequenza III per voce femminile Luciano Berio
Ehmmah Marta Caviglia
Profeti del tempo.
Come le nuvole ci rivelano in che direzione soffiano i venti in alto sopra di noi, così gli spiriti più leggeri e più liberi preannunciano con le loro tendenze il tempo che farà.
Friederich Nietzsche
Io vorrei non vorrei ma se vuoiBattisti-Mogol (arr. D. Santilli)
Umanamente uomo il sogno Battisti (arr. D. Santilli)
Buon ascolto e che la musica respiri, sempre !!!!!,
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